30'


sabato 30 giugno 2012

Settimana in sella&vasca

Che sfiga... Sono senza PC e scrivo il mio primo post regalando utilità ad un oggetto finora considerato inutile... Il mio sottoutilizzato IPad2 !!! Che bella settimana si sta per chiudere... E chi l'avrebbe mai detto, trarre giovamento da un infortunio?!? Trarre carica, entusiasmo... voglia di mettermi (sportivamente) in discussione... Voglia di abbassare la testa e fare tanta fatica... ma tanta davvero!!! Eh si, sta stronzetta di tendinite al piede mi ha, alla fine, regalato tutto questo! Non corro da 14 lunghi giorni... proprio sabato di due settimane fa la lesione tendinea ha improvvisamente bloccato la mia forse troppo lunga galoppata verso la metamorfosi da podista "cazzone" a podista "incazzato" che vuole scendere parecchio in Maratona... (NdR) e così, dopo il primo periodo di arrabbiatura con l'intero mondo, dopo le prime convulse nuotate alle 6 del mattino nella generosa (per i suoi orari) piscina di Almè, ho avuto il benestare dal coach per salire anche in sella... e proprio martedì di questa settimana sono partito con entusiasmo x fare il mio vecchio e semplice (una volta) Giro di Sarnico... Il territorio della Val Calepio è caratteristico per non essere affatto "piatto"... Pur non essendoci vere salite, la gamba è sempre messa sotto sforzo dai cambi di pendenza... Gli orari scelti per le tre uscite in bici di questa settimana sono stati assolutamente folli, folli per le temperature che da qualche giorno si sono alzate raggiungendo sempre i 32/33 gradi con tassi di umidità importanti... La bici è difficile da praticare all'alba... è necessario stare in sella almeno due ore per allenarsi e così è stato... 3 giri da più o meno due ore fatti appunto martedì giovedì e sabato... Dopo Sarnico (Lago d'Iseo) è stata la volta del giro del Lago d'Endine)... 57 km abbastanza nervosi con media superiore ai 30 km/h che rappresenta per me una sorta di Obiettivo "minimo" gemello della media di 5'/km nella corsa... Non è da me accettato (in pianura) andare più lento di questi due ritmi "minimi"... anche se poi, obiettivamente... ogni giorno va preso a se... Oggi sono stato invece agli Spiazzi di Gromo in Alta Val Seriana... Solo 50km ma senza ruote da "cucciare" e con una costante pendenza che mi ha portato dai 250 metri slm di casa mia fino ai 1192mt di questa piccola località sciistica Bgmasca... nel modo di raggiungere la famiglia per un'allegra giornata al fresco... Ieri sera e mercoledì a pranzo ho invece nuotato... Ieri con Bat, bella nuotata e bella chiacchierata... Mercoledì a pranzo ho nuotato da solo seguendo i preziosissimi consigli di SV grazie ai quali sono arrivato per la prima volta a quota 100 vasche peraltro senza uscire strisciando dalla vasca ma camminando con le mie gambe e riuscendo persino ad abbottonarmi la camicia dopo la doccia! Incredibile visto che ho nuotato solo 5 volte dopo i lunghi 8 mesi di inattività in vasca. Che dire, sono entusiasta... Visto che il piede da ancora parecchio fastidio nonostante i cicli di magnetoterapia prima e ionoforesi adesso... Il coach mi ha trovato bene, secondo lui sto migliorando parecchio ed io ho la speranza/convinzione che tutto questo "cross-training" rappresenti una sorta di riposo per tendini ed articolazioni duramente messe alla prova da 7 mesi con praticamente 2000km di ottima corsa! Forza... Energia e motivazione... andiamo così!!! Buon WE a tutti!!!

martedì 26 giugno 2012

Forse ci siamo...

Oggi mi sono svegliato bene... sarà per ciò che devo fare durante questa giornata... sarà perchè il piede sembra andare decisamente meglio... sta di fatto che mi sono svegliato piuttosto sereno...
Avrò l'incontro con il coach per verificare la possibilità di iniziare a pedalare... il piede è rimasto bendato fino a ieri mattina e, tolta la benda, non avverto più dolore salvo fare una notevole forza sul piede con tutto il corpo...
Per scaramanzia non sono sceso in garage a sistemare la bici preparandola per l'eventuale giro di oggi in pausa pranzo... non l'ho fatto per evitare di prendermi una mazzata qualora il coach me lo vietasse ancora... Ma sono speranzoso!
Buona giornata a tutti!!!

lunedì 25 giugno 2012

"Meglio deficere quam abundare"

Prima gara su strada
Bormio-Stelvio 2001
 - ultimi km

26.9.20** (probabile 2003)
Gimondi Bike, mia prima gara in MTB

arrivo ad ISEO (BS)
Perchè non scrivo da 1 settimana?!?
eheh... semplice, perchè non so cosa scrivere... dopo 9 giorni di stop per l'infortunio ad un tendine del piede posso ufficialmente dire che manca la materia prima per scrivere post entusiasti e volti a raccontare a voi ed a me stesso ciò che vivo in questo periodo sotto l'aspetto sportivo...
Si, qualcosina c'è... ho riscoperto il nuoto seppur con tutti i limiti dell'essere un autodidatta che ha imparato ad andare avanti ed indietro dalla vasca respirando sempre sulla sinistra e rigorosamente ogni due bracciate... Paesaggi incantevoli seguendo la "sottile" linea blu e difficoltà enormi a tenere il conto delle vasche... Eh si, talvolta mi dimentico dove sono arrivato ed allora, per non sbagliare, cambio la famigerata massima latina trasformandola appunto in "meglio deficere quam abundare"...
Settimana scorsa ho avuto l'out-out dal coach per gli allenamenti in bici... non posso ancora salire in sella in quanto la spinta sui pedali andrebbe certamente a sollecitare la zona dolorante.... e quindi solo nuoto... ci sono andato 3 volte facendo un 1500 e due 1750 stile libero senza grosse difficoltà a parte il fatto di avere necessità di dritte su come nuotare e come frazionare la distanza. Da aspirante triathleta molto imperfetto avrei pensato (e cosi stavo facendo) di partire e nuotare quanto più possibile allo stesso ritmo per fare quello che in bici e a piedi chiamo "fondo"... ed invece un grande triathleta pluri-IronMan mi ha consigliato di cambiare metodo di allenamento dividendolo in blocchi da 100metri nuotati con lucidità ed intervallati da 5/10" di riposo. Ho già testato un 17x100+50 e devo dire che è andato piuttosto bene quantomeno a sensazioni visto che i tempi sono decisamente vergognosi...

Per la bici attendo... sogno uscite lunghe che possano farmi mantenere quella sensazione di resistenza alla fatica che mi da la corsa... e spero presto di poter capire i tempi di recupero da questo trauma tanto piccolo (1cm di lesione tendinea) ma tanto fastidioso.

Buona settimana a tutti!!!

martedì 19 giugno 2012

L'ecografia ha detto "STAI FERMO..."

Sono ormai 10 giorni che non scrivo perchè di scrivere sul blog proprio non ne ho avuto voglia... "Anno bisesto... anno funesto!" diceva qualcuno?!?
insomma... mi sa tanto che questo qualcuno aveva proprio ragione... e non mi riferisco solo alle sfortune sportive che, peraltro, proprio in momenti duri in ambito professionale, vanno ad inasprire situazioni già di difficile gestione...
Le avvisaglie di questo nuovo infortunio sono arrivate sornione poco dopo il rientro da Djerba... fastidio(lo) al tallone che secondo il coach avrebbe dovuto risolversi con un ciclo di magnetoterapie volte ad assorbire la presenza di liquido nell'area sottostante il tallone destro... L'ho definito fastidiolo perchè lo sentivo solo a freddo, scendendo dal letto o dopo ore in cui stavo seduto... Nulla di fastidioso in corsa però!
Ora col senno del "poi" analizzo i segnali che il corpo mi ha dato quasi a volermi avvertire che qualcosa non stava andando bene... ed in tutta sincerità quei segnali li ho ascoltati ed interpretati in maniera corretta... Settimana scorsa ho corso lunedi... ho fatto palestra blanda martedi... corsetta di 9k giovedi... ho scelto di saltare la gara di venerdi sera causa stanchezza ed ho inserito un fartlek sabato mattina per fare un po' di velocità senza però esagerare...
Questi erano gli intenti perchè... sabato... parto bello brillante poco sopra i 4,30 per il riscaldamento, giornata eccezionale con sole e brezza ... temperatura di circa 25° alle 11,30 del mattino... girando al Parco Baio ho avvertito bellissime sensazioni di libertà e di salute... Dopo i 5k di riscaldamento metto le A1 come suggerito dal coach... parto per 5 allunghetti... tutto bene, sento che le gambe spingono bene ed i piedi sfruttano bene la reattività delle scarpe... Pronti-via inizio il fartlek... 1,30' veloci e 1,30' lenti... 1,30' veloce... batto il primo km a 3,55 facilissimo... 1,30' lento a 4,25 con belle sensazioni... giro la curva dopo la salitella... riparto per il minuto e mezzo veloce... spingo 5 metri e TAAAC... dolore allucinante sotto al piede Dx... non è cosa da poco, lo capisco subito... saltello... mi fermo incredulo... cammino verso la macchina... penso che siano le scarpe... entro in macchina, metto le Kayano... provo a ripartire... dolore insopportabile ad ogni appoggio! E' finita... mi cambio e risalgo silenzioso in auto verso casa... 
La mente mi avvisa che sarà un po' lunghetta questa situazione... il dolore aumenta durante la giornata e la sera esco per gli impegni famigliari zoppicando vistosamente... faccio persino un giretto al pronto soccorso ma c'è una gran fila e mi fanno capire che  sarebbe troppo lunga attendere il mio turno...
Salto velocemente a domenica sera... piano piano il dolore diminuisce e piano piano smetto di zoppicare... lunedi mattina mi visita il coach... anche lui sospetta una lesione ai tendini che si inseriscono nel tallone... mi fa una bella bendatura "contenitiva" per evitare la flessione dell'arco plantare in appoggio... sto molto meglio...
Oggi vado in privato a fare un'ecografia sfruttando le ottime conoscenze del coach... il dottore vede un lacerazione dei fasci tendinei con un piccolo versamento di sangue che evidenzia un trauma recente... Ecco il motivo del forte dolore... si è strappato qualcosa là sotto... Perdonate l'assenza di competenza e termini tecnici ma sto cercando di lasciare traccia di ciò che è successo mostrando le sensazioni e la genuinità di un amatore, non di un tecnico o di un medico...
La prognosi è "riposo"... non si sa per quanto ma sicuramente un po' di riposo è d'obbligo...

Cosa c'è nella mente di un Runner che stava bene e che deve fare i conti con un infortunio imprevisto?!?
Rabbia?
Nervoso...?
Voglia di tornare a correre? Voglia di riposare...?
C'è tutto questo, c'è la sensazione di aver sbagliato qualcosa ma chi corre sa che è facile parlare sulla pelle degli altri... tutti mi direbbero... "stavi tirando troppo"... "ci stavi dando dentro davvero..."... ma poi quando siamo alle prese con i nostri obiettivi e le nostre tabelle... tutto diventa normale... e l'infortunio è li dietro l'angolo ad aspettarci per farci lo sgambetto!!!
Venice Marathon: 4 mesi abbondanti alla gara... quindi ho tutto il tempo di tornare e prepararla al meglio (il BP in Mezza è arrivato 4 mesi dopo la mia ripresa ed in uno stato di forma decisamente lontano da quello attuale...)
Fosso Bergamasco: "echissenefrega!" quello è meno importante... anche se un pochino ci tenevo...
Gare in montagna... sarebbero state puro divertimento quindi ci sta che saltino...
Ma la Maratona no! a quella tengo... ho in mente un buon tempo che sentivo di avere già nelle gambe ancor prima di iniziare la preparazione... e quindi l'obiettivo è quello di rientrare appena possibile per preparare Venezia con dedizione e calma!

Ora attendo la risposta del coach alla mia richiesta di iniziare a pedalare... qualche collinare in bici (50/60km un paio di volte la settimana + 1 uscita di 70/90km nel week end dovrebbero aiutarmi a non perdere troppo l'allenamento e soprattutto a consentirmi di bruciare evitando di prendere peso, situazione che mi capita sempre quando smetto di correre improvvisamente... La mia bella "look965" in carbonio è giù che mi aspetta... dopo 9 anni di ciclismo amatoriale non mi manca nulla se non un pochino di allenamento specifico (sottosella in primis)...
Bhe! aspetto l'esito della mia richiesta al coach e... speriamo di poter fare anche qualche nuotatina qua e là... ieri mattina alle 6 ho fatto 1500mt di stile dopo 8 mesi di inattività in vasca e a parte un po' di noie al collo, oggi sto bene!

e' tutto... non scriverò spesso ma cercherò di trovare voglia ed entusiasmo per continuare ad aggiornare questo mio spazio!

Ciao a tutti!!!

lunedì 11 giugno 2012

La Mezza del Montecchio...

… e rieccomi dopo le faticacce del Fosso di Torre Boldone di nuovo qui a raccontare le ultime news dal mio personalissimo pianeta Corsa…
Come detto nell’ultimo post sto attraversando un periodo di affaticamento che, più che farmi sentire stanco a livello generale, mi crea noie solo in ambito corsa con difficoltà a recuperare e scarsa fluidità nel gesto…
Certo, rivedendo le prestazioni di un anno fa si tratta di un altro runner, ritmi diversi, kmetraggi diversi… insomma, tutta un’altra storia; ma guardando indietro anche solo di 15/20 giorni fa devo riconoscere di avere una fluidità di corsa ed una velocità a recuperare del tutto differenti… Di questo parlerà con il coach durante il nostro incontro di mercoledi ed insieme andremo ad analizzare se i suoi programmi di carico prevedevano effettivamente un periodo di “fiacca” dovuto ai forti carichi sostenuti… (Ancora 300km nel mese di maggio… NdR)
Il week end comunque mi ha regalato una discreta gara a Torre nella quale mi sono migliorato di ben 13” al km di media rispetto alla stessa gara del 2011 ed una bagnatissima uscita con la Terna arrivata proprio dopo il riposo di sabato…
Scorcio del Parco Monteccio
Alzano Lombardo - Bg
E cosi, ieri mattina, ennesima levataccia alle 6 per andare al Parco Montecchio di Alzano, sede del ritrovo con Giulio e Fabio… In programma la riservatissima ed ufficiosissima Mezza del Montecchio – per gli esperti trattasi dell’ennesima “Mangonata” – che non è una gara bensì un giro ideato proprio dal nostro Top Giuio che, partendo dal bel Parco Montecchio di Alzano Lombardo (bg) attraversa una serie di viette “traverse” fra Alzano, Ranica, Torre Boldone, Bergamo zona Stadio, Bergamo zona Valtesse per salire dopo un tratto di ciclabile Green Way in Città Alta attraverso Porta San Lorenzo fin su alla Boccola e quindi in Colle Aperto… Ieri, causa problemi tecnici del Top che non ha affrontato la salita, io ed il Keniano abbiamo ridotto il giro evitando la salita verso San Vigilio e riducendo il giro scendendo rapidamente per le Mura e quindi di nuovo verso la Fara andando a riprendere il giro fatto all’andata… Totale 19km invece dei 21 previsti… Media finale 4,38 – dislivello totale 250 metri.
Mentre “scollinavamo” poco dopo la Marianna ha iniziato a piovere abbastanza insistentemente e proprio li, gustandomi uno di quei momenti di corsa “da ricordare”… facevo notare al Keniano quanto fosse bella Città Alta in ogni condizione metereologica e quanto fossimo fortunati a vivere in una città bella ed a misura d’uomo come è la nostra Bergamo… Non credo si tratti del classico campanilistico affezionamento che ognuno di noi ha per la propria città… credo sia un fatto oggettivo ed invito gli amici di questo Blog che non vivono a Bergamo a venire un giorno a visitare la Città vecchia perché merita davvero…
Vista di Bergamo Alta dal Centro città
Insomma, con sole, pioggia o addirittura neve, quanto sei bella Bergamo Alta… i tetti delle case visti dall’alto, il degradare del paesaggio verso la pianura a sud e verso le colline della Franciacorta ad est… quest’orizzonte che si “allunga” o si “accorcia” in base alla visibilità di cui possiamo godere… il verde della privamera o il grigio dell’autunno… tutti meravigliosi volti che Bergamo Alta mi regala ogni qual volta, correndo (o pedalando sebbene con differenti e più imprecisi contorni) riesco a scorgere instaurando un legame bello ed unico…

Scendendo dalle mura la pioggia ha iniziato ad essere forte, l’avevo anticipato a Fabio (che mi ha dato dell’uccellaccio… ma  era impossibile non essere “premonitori” del temporale in arrivo…) e questo scroscio d’acqua mi ha ricordato molto la notte della Monza-Resegone, la gara notturna in cui la Terna ha fatto il suo Battesimo di squadra di Runners… E’ trascorso quasi un anno, mancano solo 2 settimane… e sebbene quest’anno non parteciperemo alla gara per scelta condivisa da tutti e tre, è bello ricordarla anche per i “drammatici” momenti in cui, nel buio pesto della notte, siamo stati sorpresi da un temporale fortissimo che ha condizionato la mia gara ma ha reso ancor più “epica” l’impresa dell’arrivare sofferente ed emozionato al traguardo con i due soci dopo oltre 40 km, 1000 metri di dislivello e 4h33’ di fatica…
Porta San Lorenzo - Bergamo
Wow… che post ricco di ricordi, un po’ confusionari magari ma, chi mi conosce e sa come scrivo, sa anche che lo faccio con quella spontaneità che mi porta a passare di palo in frasca rendendo i miei scritti un po’ “movimentati…”
Domattina alle 6 (aiutooooooooooooo mi vien da “piangere) probabilmente sotto la pioggia (‘naltra volta!!!!!) andrò a fare un lavoretto impegnativo ma veloce… 5k+10x300---3,10+defa…
Per ora è tutto, sto per concludere la magnetoterapia per un lieve fastidio al calcagno e con questa chicca saluto tutti e me ne vado a dormire!!!
Notte Runners!!!

sabato 9 giugno 2012

"Il Top, mai dietro al Leù..." - Fosso Bergamasco 2012 - 6^ prova Torre Boldone...


questa immagine del mio volto sofferente
rappresenta la sintesi di una gara per me difficilissima...

L’atmosfera è conviviale, incontro molte volti conosciuti e con molte persone scambio due chiacchiere… il riscaldamento fila via liscio chiacchierando con la “Terna” che stasera si riunisce per una gara dopo ben 8 mesi, cioè da quando il Top iniziò le sue noie con il ginocchio…
Non mi aspetto “battaglia” con loro in gara… uno è di un altro pianeta – oggi più che mai – l’altro è al rientro e dice di essere felice di chiudere a 4,10 di media… pertanto sono tranquillo e vivo il difficile momento psicologico per insidie provenienti dal mondo lavorativo con la serenità di essere in procinto di fare qualcosa di bello sebbene fisicamente non mi senta per nulla a posto…
Chiedo ad un fotografo di fare una bella foto alla Terna pochi secondi prima del via… dietro di noi il plotone di 385 atleti scalpita per partire… “cheeeese”… scatto, “grazie”! E via… in griglia!
Si parte in pista, maledetta questa pista che ogni anno mi frega regalandomi attimi di gloria al passaggio sotto la tribuna gremita di amici e parenti degli atleti… svolto a destra, giusto il tempo di alzare mano e sguardo per ringraziare il festoso tifo di Gian, Anto, Fabio, Annette, Miki&”le bimbe” ed Emi… ed in men che non si dica sono fuori dal calore della gente, da solo con le mie paure per questa gara che giunge in una settimana di assoluto down della forma dovuto certamente agli oltre 85 km fatti in Tunisia e comunque al periodo di carico da cui sto uscendo…
Il Top, accidenti a lui e là davanti… mi dico convinto che presto salterà perché sto correndo a 3,37 – 1°k… 3,42 – 2°k… 3,43 – 3°k… e proprio qui al terzo km, dopo il secondo eclatante giro di pista con relativa ola degli amici fra il pubblico, inizio ad avere conferma che partire ai soliti ritmi non sia stata una scelta azzeccata per questa sera… Per la prima volta da parecchi mesi sento le gambe legnose e quasi impacciate, non trovo quel gesto fluido che mi entusiasma ogni qual volta spingo con l’avampiede destro per lanciarmi in avanti cercando una bella falcata… quando il piede sinistro cade a terra è un tonfo, non un leggero incedere… e da qui in poi sarà solo un peggiorare di sensazioni…
Nelle ultime righe ho cercato di affrontare la descrizione delle sensazioni che si provano in corsa quando non si sta bene, pur correndo a 4’/km che, non me lo voglio dimenticare, è pur sempre un buon ritmo…
Il 4°k è già “disfatta” nei miei pensieri… batto un “misero” 3,58 soffertissimo e quando, prima del 5° entro in pista per il terzo giro il Top è sempre li a 17 secondi… giuro che li ho contati 3 volte puntando un riferimento del suo passaggio davanti a me ed iniziando a contare per valutare se il gap sarebbe potuto scendere… Poco dopo il gonfiabile dello start batto il 5°k a 4,02… sguardo basso e sconsolato quando passo davanti al festoso tifo degli amici (non me ne vogliano, li prego!)… non sento l’ebrezza delll’ultimo giro, quell’ebrezza e quella soddisfazione che a Cologno mi fecero chiudere l’ultimo giro ai ritmi del primo vivendo la sensazione di volare, non di correre… il 6°k è pura agonia… 4,03… e cosi l’ultimo km che peraltro mi vede inghiottito da almeno 10 runners con cui accenno ad un testa a testa negli ultimi 300 metri fatti all’onorevole media di 3,20’/k ma recuperando sostanzialmente un paio di posizioni… Il Top è ancora la, davanti di una ventina di secondi e di posizioni in classifica… Onorevole rientro e, posso giuralo, gioia anche da parte mia per questa sua ottima prestazione!
Analizzando la gara mi reputo soddisfatto… al 5° ho seriamente pensato di ritirarmi o chiudere gli ultimi 2k lenti per terminare l’agonia… l’ho pensato per almeno un paio di volte ma poi… con il senno del giorno dopo mi dico felice di aver comunque chiuso 7,3k in 28’15” rispetto ai 29’58” del 2010 ed ai 29’50” del 2011… Un miglioramento c’è stato e… non tutte le gare sono uguali quindi… avanti con entusiasmo aspettando Valbrembo fra una settimana.
Grazie ai calorosi tifosi che ci hanno seguito ieri sera… e complimenti al “Top maledetto” che proprio dietro al Leù non vuole restare… Ma conto di migliorare!
137° su 385 atleti arrivati… classifica generale un po’ peggiorata ma potrei migliorarmi e “scartare” la prova di Torre avendo ancora 4 gare prima di Selvino (e 4 già disputate)…
Buon week end a tutti!

giovedì 7 giugno 2012

Correre a Djerba... settimana dal 28/5 al 3/6/2012



E rieccomi… dopo parecchi giorni di assenza dal blog per le vacanze e per volontà di dar spazio ai bellissimi racconti dei nei 100isti Bat e Fabio…
La settimana a Djerba mi ha riservato bellissimi momenti di sport, onestamente avevo iniziato a descriverli preparando un “pre-post” da pubblicare appena rientrato in Italia ma piano piano ho affievolito l’entusiasmo di raccontare le mie uscite di corsa per dar spazio a questo post fatto alla solita maniera… cioè scrivendo a braccio tutto ciò che mi frulla per la testa ricordando la bella settimana Tunisina…
Ho fatto i conti con un clima abbastanza severo e soprattutto inaspettato visto che i siti internet davano temperature medie decisamente più vicine agli standard Italiani… ed invece le uscite di corsa sono si sono man mano avvicinate agli orari tradizionali delle mie corse all’alba pre-lavoro perché già alle 7 del mattino, con il sole alto nel cielo, risultava fastidioso tenere ritmi impegnativi. Un clima secco con minime basse visto il forte vento che giungeva nel tardo pomeriggio e, già dalle 6 del mattino superiori ai 26/27°, un clima secco vista la costante presenza di vento da sud, fattore che ha rallentato praticamente tutte le prime metà degli allenamenti…
Ma vediamo ora di raccontare cosa mi ha colpito delle corse a Djerba… Il villaggio dove ho soggiornato si trovava sulla costa centro orientale dell’isola, fuori dal villaggio passava una grande strada a 2 corsie per senso di marcia che, per mancanza di alternative si è trasformata nel mio percorso di allenamento… Le strade secondarie, percorse un giorno su una carrozza per raggiungere Midoune, una cittadina vicina, erano sabbiose e sembravano a labirinti con continue intersezioni e pochi punti di riferimento… Pertanto ho continuato a correre sulle strade principali che percorrevo prima in un senso e poi nel senso opposto… non avrei avuto alternative…

Ogni mattina quando mi svegliavo, fra le 5,30 e le 6,30, la luce del sole entrava dalle finestre della stanza come fosse metà mattina… dopo i preparativi pre-allenamento mi ritrovavo in strada avvolto da sensazioni contrastanti miste fra entusiasmo e perplessità per essere in vacanza e dormire cosi poco…
I marciapiedi ampi erano impraticabili perché disconnessi e fastidiosi… cosi, un po’ incautamente (ma non troppo visto lo scarso traffico) scendevo dal marciapiede per correre sulla strada…. Ogni giorno incontravo un sacco di Tunisini che cavalcavano rumorosi e maleodoranti motorini scalcinati che credo non andassero a più di 30 km/h… tutti trasandati e dalle facce cupe… Qualcuno mi guardava attonito, qualcun altro mi ignorava sfrecciandomi ad un palmo di naso… altri invece alzavano la mano per salutarmi con entusiasmo… Le donne che incontravo erano rigorosamente coperte in perfetto stile Arabo, qualcuna aveva addirittura il volto coperto ed indossava guanti sulle mani perché, mi hanno spiegato, devono proteggersi dal sole per presentarsi al matrimonio con la pelle candida…

Bello mescolarsi ad una cultura cosi diversa e bello poter scorgere mentre si corre una serie di aspetti differenti fra le nostre abitudini e quelle di questo popolo che vive di turismo ed artigianato in una terra arida e apparentemente povera…
Lungo la strada molte strutture ricettive facenti parte di tour operators Europei, molti locali occidentali… tutto questo fino a che non ci si immergeva nel nulla… Domenica mattina ho fatto 24 km spostandomi di “ben” 12km lontano dal mio villaggio… ho passato una lunga zona pressoché desertica a ridosso di un canale formato dal mare… acqua da una parte e terra arida dall’altra… Qualche palma qua e la e solo il rumore dei miei passi e di qualche motorino scalcinato ogni tanto…
Ho scorto un tizio che attraversava il canale su di un cavallo, sembrava un’immagine irreale perché, in controluce, scorgevo solo i contorni delle due sagome e capivo che l’acqua era bassa per il rapido galoppare del cavallo sullo stretto canale marino…
Mi sono fermato dopo 14 km per dissetarmi in un “baracchino” … con il mio pessimo Francese ho chiesto un Gatorade o una bevanda isotonica ma ho ottenuto solo mezzo litro di acqua pagata solo l’equivalente di 0,25 €… mi sono poi portato la bottiglia fino al villaggio sorseggiandone un goccio ogni tanto…
Belle immagini, 85km in totale con ben 3 lavoretti eseguiti su richiesta (condivisa) del coach… e qualche oretta di altri sport come tennis, nuoto, wind surf, canoa… Cosa chiedere di più, insomma!!!
Conserverò un bel ricordo di Djerba, non pensavo fosse cosi bella ed invece, alla fine… mi è piaciuta!
A presto… è tutto per oggi!!!



lunedì 4 giugno 2012

Passatore 2012... emozione pura di chi c'era!


Ho lasciato il Blog con le dita frenetiche per aver raccontato da spettatore il Passatore appena concluso da Bat e Fabio... ed oggi, appena rientrato dalla Tunisia dove ho trascorso una settimana di vacanza con parecchi km di corsa... torno per dar spazio, senza aggiungere troppe parole, ai racconti genuini ed intrisi di emozione che proprio i protagonisti Bat e Fabio mi hanno regalato... anzi... ci hanno regalato ... perchè vi assicuro che di "emozione pura" stiamo parlando... Domani avrò modo di raccontarvi la mia settimana nella terra dei Berberi... ma ora lascio la parola a loro... i neo 100isti!!!

tanta strada...
Il racconto di Bat...


Questo piccolo scritto non vuole essere un report di una gara vuole essere la condivisione di una serie di emozioni che quel gesto tanto semplice (…almeno apparentemente) e da noi tanto amato, quale è la corsa, mi ha fatto vivere
Per i tempi, le percorrenze, le pendenze, le classifiche… ci sarà tempo…
Per i ringraziamenti quelli sono tanti, troppi…e giungeranno in via personale a chi (…e sono tanti…in primis la mia amata Lei….La mia bionda dalla mille e mille risorse….Vilma) mi ha consentito di realizzare questo sogno….di corsa chiamato Passatore

Eccomi sono ancora io…
Le sensazioni si sono trasformate in emozioni ed il mal di tutto pre-gara, vero o finto che sia, si è trasformato in un mal di tutto reale post-gara….

Voglio condividere con voi….permettetemelo…una seria di flash una balenare di immagini che spero possano trasmettere il vissuto che questa gara/evento attraverso gli Appennini mi ha lasciato.

Ultimo gradino uscendo dal parcheggio sotterraneo in zona stazione FS a Fireenze…Unico obbiettivo : La Zona Partenza e ritiro Pettorale…frammenti di immagini e situazioni dal quel momento si fissano in me :

Il sole e le frotte di turisti incuriositi dai podisti in preparazione a Firenze
Profumo di cibo esce dai ristoranti…Odore di crema aleggia in partenza, tra monumenti e negozi di moda
Spettacolo la città gigliata che si allontana sotto di noi nel salire verso Fiesole
Imponenti e dolci ed ampi prati al Passo Cento Croci
Festosa l’accoglienza riservata ai podisti a Borgo San Lorenzo….impossibile non commuoversi
Si paventano…sono loro….gli Appennini sullo sfondo…
La severa, affascinate, impietosa salita al passo della Colla…assecondarle l’unica scelta…domarla impossibile
In cima….e Giù a rotta di collo dalla Colla…(….giù a rotta di colla?)
Arriva il buio…insieme a kilometraggi dagli strani connotati (…dire a quanto vado ?…al 82esimo!!?… mi risulta quantomeno strano e porta con una sensazione da Davide e Golia…)
Su e giù la via verso Faenza…la strada ti sale sotto i piedi senza che tu la veda…puoi solo percepire la fatica che si acuisce e cercare di mettere a fuoco che sei in salita….la strada comanda..ora come non mai!!
Vivo l’introspezione….La trascendenza che amo applicare nella corsa che mai prima d’ora ho provato così a fondo…che mai ho apprezzato e mi sono goduto tanto….
Le Luci di Faenza..sono loro!!
Il tappeto blu….Il traguardo….
Ti fermi…il silenzio nel frastuono intorno a te…la bolla in cui stai si fa più spessa, impenetrabile…per poi dissolversi pian piano….
E’ fatta…Una grande emozione, un viaggio tra gli Appennini, un lento incedere dalle mille sfumature…

Quanto sono fortunato a poter vivere questo mix di stati d’animo…Spero che possiate fare vostra la mia umile esaltazione e grande soddisfazione…Spero di avervela un pochino trasferita, con il suo gustoso aroma…Grazie Passatore…


Il racconto di Fabio...

26 Maggio 2012 Il Passatore  :   la mia prima 100 km

Quando ho tagliato il traguardo a Faenza ho coronato un sogno ! Un sogno  iniziato al Passatore del 2003 quando accompagnai , facendo assistenza, un amico . Alla fine di quell’esperienza  mi dissi : “un giorno lo correrò anch’io. “  Sono  passati tanti anni ma il sogno era lì in un angolo del mio cuore  e come una fiammella non si spegneva. Nel 2010 la svolta : il 25 aprile corro la mia prima ultra alla 50 km di Romagna e da lì il sogno si ravviva. A dicembre 2010 decido di correre il Passatore 2011 ma il 9  aprile 2011 , dopo mesi di lunghi e faticosi allenamenti, alla Maratona di Milano mi infortuno al polpaccio sinistro. Provo 10 giorni di cure intense ma alla partenza della 50 km  di Romagna il 25  aprile mi blocco subito e così a malincuore rinuncio al Passatore. Non mollo l’idea a giugno ricomincio a correre ma alla Stralivigno a fine luglio  mi strappo il polpaccio destro. Riprendo a correre a metà settembre alla mezza di Bergamo ,  poi di nuovo ai primi di dicembre un nuovo infortunio al polpaccio sinistro ma cocciutamente corro con dolori enormi la maratona di Reggio Emilia per togliermi la sfizio di superare i 1.000 km di gare ufficiali nel 2011. A metà dicembre , deciso , senza dir nulla ad alcuno,  invio la mia iscrizione al Passatore 2012. Rientro a fine gennaio e  programmo gli allenamenti  che come lunghissimi  prevedono :  6 ore di Venezia,  6 ore di Gaggiano,  50 km di Romagna e infine 60 km in notturna  in compagnia dei Fo di Pè facendo il giro di Selvino.
Finalmente  arriviamo al grande giorno il 26 maggio 2012 una data importante perché  i miei genitori avrebbero festeggiato i loro 65  anni di matrimonio e credo che dal cielo mi abbiano sorriso e accompagnato .  Dopo il viaggio a Firenze, i preparativi di rito, timori e paure dei giorni precedenti si affievoliscono  ,  alle 15.00 si parte : corro con Massimo , l’angelo custode che non mi mollerà per l’intera gara , me lo aveva promesso e così ha fatto. Sono deciso , ho una voglia matta di arrivare a Faenza in ogni caso , anche se come tutti i podisti un piccolo obiettivo nel cuore lo avevo ed era di concludere sotto le 12 ore.  Mi  ero studiato il percorso , le salite,  e fra me e me volevo averne dopo la Colla , volevo correre dopo la Colla.  Infatti sui pezzi più duri della salita di Fiesole e della Vetta le Croci cammino . Poi giù verso Borgo San Lorenzo dove mi aspettano Annette, Flavio, Mauri e Renzo che ci fanno assistenza e ci accompagnano in questa avventura meravigliosa. A Borgo San Lorenzo transito in 3h 16’ , da qui inizia la salita alla Colla , mi sento bene , mi sto idratando bene e sono abbastanza tranquillo. Dopo Ronta cammino di buon passo gli 8 km che mi separano dal passo e finalmente dopo 5h 46’ di gara scollino la Colla .  
Sono tranquillo , anzi Massimo mi tiene tranquillo, ed ora giù verso Cassaglia , il primo pezzo di discesa mi da fastidio al ginocchio sinistro ed infatti poco dopo inizia a farmi male , poco importa avanti così . Quando arrivo al 60° km mi dico “benvenuto nel nuovo mondo !” perché mai  avevo superato quel muro di  chilometraggio. A Marradi passo in 7h 41’ e continuo a correre ,  qualche passo di cammino solo su alcune salitine. Il ginocchio non fa più male ma iniziano i dolori alle gambe soprattutto ai quadricipiti; non importa si va avanti e si continua a correre. Il passaggio a San Cassiano è in 9h 02’ ,  le gambe fanno male, vorrei piangere dal male che ho ,  ma continuo a correre sempre con la medesima andatura senza mollare un metro, mi stupisco di come riesca ancora a correre , ma corro  ! E così arrivo a Brisighella in 10h 39’ , mancano circa 12 km , non so esattamente perché il mio garmin si è scaricato. Dentro di me penso  1h e 20 per far 12 km devo farcela . Poco dopo al 90° km mi emoziono tanto e , certo che ormai a Faenza ci arrivavo, indosso la canotta con dedica ad una persona speciale che sta davvero lottando con la vita, che ho portato nel mio cuore per tutta la gara.  Riparto con Massimo che mi fa il passo, corro  alla medesima andatura di prima  , con estrema regolarità, e finalmente arriva il 95° km , accelero leggermente , manca poco 96, 97, 98 in leggera accelerazione al 99° km rallento leggermente, voglio gustarmi l’ultimo km ; a 200 mt dal traguardo Massimo , che non mi ha mollato per tutta la gara mi dice “Ora vai da solo che ti meriti la fotografia per la dedica che porti”, vado , vedo il porticato , si apre la piazza , le luci ,  il traguardo , le braccia al cielo , taglio il traguardo in 11h 54’ 39” , ce l’ho fatta a star sotto le 12 ore  …. è finita !!!! Il sogno si è avverato ,   scoppio a piangere e abbraccio gli amici che mi attendevano all’arrivo , e poi l’abbraccio con Massimo a cui non posso altro che dire : GRAZIE.
Il Passatore ha un fascino  straordinario : parti con il sole , con il caldo da Firenze , poi man mano che sali verso la Colla l’imbrunire , cala la temperatura ,  dopo la Colla le ultime luci del giorno prima del  buio  della notte che ti avvolge e solo le luci di chi corre creano delle piccole ombre, poi le luci dei vari paesi che incontri e di nuovo buio che sembra creare un’atmosfera magica e arrivi in piena notte a Faenza dove si apre una piazza luminosa,  con gli applausi  e gli abbracci che ti attendono  ! Sembra davvero una favola magica !
In questa mia prima 100 km , in questo mio primo Passatore ci ho messo davvero tutto di me : testa , cuore , gambe , una voglia matta di farcela , di voler arrivare e così è stato . Ho faticato , ho avuto dolori , ma con tanta testa e cuore sono andato oltre , sentivo quasi una forza più grande di me che mi aiutava , che mi faceva andare e  mi stupivo per come riuscivo ancora a correre, ma correvo e ho corso fino al traguardo realizzando così un sogno iniziato 9 anni fa.
Desidero ringraziare coloro che mi hanno sostenuto, incoraggiato, coloro che hanno creduto in me comunque andasse a finire . Non faccio nomi perché non voglio fare torti a nessuno , tuttavia credo che in cuor proprio ognuno sappia davvero che lo ringrazio tantissimo.
Un abbraccio
Fabio P.